Castello Sforzesco

Castello Sforzesco


Il Castello Sforzesco è, con il Duomo, il monumento più imponente di Milano. Il Castello che ammiriamo oggi è il risultato di molti interventi, dal Trecento ad oggi: fondato da Galeazzo II Visconti, il Castello venne ricostruito da Francesco Sforza nel 1450, che affidò al visionario architetto fiorentino Antonio Averlino detto il Filarete il compito di realizzare la spettacolare torre dell'orologio.

Il nostro video sul Castello Sforzesco (in inglese con sottotitoli in italiano)

Fu poi Ludovico il Moro che chiamò a corte grandi artisti per decorare il Castello, tra i quali Donato Bramante e Leonardo da Vinci, che gli si presentò come ingegnere militare e civile, e solo in seconda battuta come scultore e pittore. La creazione più famosa di Leonardo al Castello è il grande affresco sulla volta della sala "delle Asse". Qui il sommo artista affrescò un finto pergolato, formato dai rami fioriti di sedici alberi i cui rami intrecciati formano l'emblema vinciano del nodo che forma un cerchio che inscrive una doppia croce.

Leonardo studiò anche un'altissima torre-osservatorio al centro della facciata verso la città e singolari tempietti a cupola per le torri angolari, di cui restano suggestivi schizzi. Non sono più visibili le decorazioni che fece sulle pareti della "saletta negra", una stanza privata dove il Moro, dopo la morte della sposa Beatrice, amava raccogliersi in solitudine. Leonardo è anche ricordato per aver organizzato coreografie e macchinari per allietare feste e stupire gli ospiti di corte. Una delle più famose fu quella organizzata nella Sala Verde della corte ducale detta Festa del Paradiso, quando Leonardo creò sul palcoscenico una volta raffigurante il Paradiso, con una spettacolare rappresentazione teatrale.

Lo sapevi che?

All'interno del Castello Sforzesco è conservata anche un'altra importante opera di Leonardo, in genere non visibile al pubblico: il Codice Trivulziano, nella Biblioteca Trivulziana, che tratta specialmente di architettura militare e religiosa.